Sofrologia: può essere utile per gli anziani?

La sofrologia è una pratica che nasce in Spagna e che ha un'origine recente. Nata negli anni Sessanta, il padre della sofrologia è il neuropsichiatra Alfonso Caycedo, il quale ha voluto unire lo yoga, la meditazione e l'ipnosi, dando vita a una tecnica di rilassamento innovativa.

Quale obiettivo si pone la sofrologia? Lo scopo principale è di ristabilire un equilibrio in tutte quelle persone che hanno la mente dominata da ansia e paura. È adatta a tutti e a tutte le età ed è una pratica che coinvolge sia il corpo che la mente, in modo da consentire a entrambi di raggiungere uno stato di benessere duraturo.

Raggiunta una certa età, le possibilità che si crei un disequilibrio tra mente e corpo sono alte. Il corpo, infatti, è una macchina quasi perfetta che però, con il trascorrere degli anni, ha bisogno di un aiuto per funzionare meglio.

Ad esempio, quando si presentano problemi di deambulazione, una delle soluzioni per superare la barriere architettoniche è il montascale a poltroncina. Il montascale è infatti sinonimo di innovazione in quanto consente di fare gli spostamenti più facilmente e in piena sicurezza: e questo contribuisce a dare alle persone più autonomia e voglia di uscire.

Sofrologia e anziani, un aiuto per il benessere mentale (e non solo)

Dunque, unitamente agli ausili quali montascale a poltroncina, la sofrologia negli anziani si pone come sostegno mentale, aiutando tutte quelle persone che sono costrette ad affrontare situazioni stressanti, che possono compromettere la qualità della vita.

Ad esempio, è noto a tutti che con il trascorrere degli anni le persone vanno incontro a disturbi del sonno.

Dormire è uno degli strumenti più importanti che abbiamo in mano, perché ci consente di tenere lontane molte malattie. Nelle persone anziane (e non solo), il sonno tende a essere più frammentato – con risvegli notturni – e disturbato: secondo uno studio, infatti, in circa il 40% dei soggetti con almeno 65 anni di età, è stata osservata un’elevata incidenza di disturbi del sonno.

Secondo gli esperti, la perdita di sonno nel paziente anziano è correlata a un maggior accumulo di beta-amiloide a livello cerebrale, il quale creerebbe terreno fertile per tutte quelle malattie cognitive legate all’età.

Come funziona la sofrologia

La sofrologia trae maggiore ispirazione dalla filosofia orientale e propone a chi la pratica esercizi di allenamento mentale, uniti a movimenti del corpo e specifiche tecniche di respirazione.

Negli anni Settanta, Barcellona ospitò il primo convegno di sofrologia e dopo quell'evento su tutto il territorio europeo vennero fondate diverse scuole, che si occupavano proprio di sofrologia.

In Italia, invece, esiste una sola scuola di sofrologia, ed è situata a Milano. Una volta concluso il percorso di studi, è possibile conseguire il titolo di master specialista in sofrologia caycediana; dopodiché si avranno tutti gli strumenti in mano per poter insegnare e praticare questa disciplina.

Come nasce la sofrologia

Il suo fondatore, Alfonso Caycedo, non credendo nella funzione dell'elettroshock e avendo osservato i risultati ottenuti dall'ipnosi, decide di recarsi in Oriente per apprendere più da vicino la filosofia tipica di quei luoghi. Durante gli anni Sessanta, Caycedo entra a contatto con buddisti e yogin; grazie a questo incontro, sperimenta in prima persona gli effetti benefici della meditazione, yoga e Zen. Il neuropsichiatra si rende conto che il lavoro interiore offre effetti positivi sia sul corpo che sulla mente delle persone e così, tornato nella sua Madrid, comincia a sperimentare - in primis su se stesso - questo nuovo approccio e, osservati i risultati ottenuti, decide di seguire lo stesso percorso anche con i suoi pazienti. Da qui prende forma in modo del tutto naturale la fondazione del dipartimento di Sofrologia clinica.

Alfonso Caycedo è scomparso nel 2017, ma oggi c'è sua figlia, Natalia, che sta continuando a tenere vivo il progetto del padre. La donna, infatti, insegna sofrologia e ha la presidenza della Academy of Caycedian Sofhrology.

Come la sofrologia può preservare il benessere psicofisico degli anziani

Il fine ultimo di questa disciplina è stimolare i pazienti ad avere un approccio positivo nella propria vita, affidandosi alle tecniche di rilassamento che abbiamo visto prima. In questo modo, anche nelle persone anziane nasce la consapevolezza di se stessi, del proprio valore e delle proprie capacità, a prescindere dall'età.

Oltre a questo, la sofrologia stimola la creatività che purtroppo molto spesso va perduta con il trascorrere degli anni.

Con il tempo, gli ambiti di applicazione della sofrologia sono aumentati tanto che questa metodologia viene impiegata anche per trattare dolori articolari, muscolari, acufeni, e non solo; infatti, osservando i risultati gli studiosi hanno notato che a beneficiarne è anche la memoria la quale, con il trascorrere degli anni, diventa sempre meno solida.

Negli ultimi decenni, anche coloro che praticano attività sportiva a livello agonistico hanno trovato nella sofrologia un'ottima alleata per la preparazione fisica e mentale.

Come si pratica la sofrologia

Le tecniche di rilassamento contemplate in questa disciplina possono essere praticate in diverse modalità, ovvero singolarmente oppure in gruppo. In virtù di questo motivo, sarà il paziente stesso a decidere se sottoporsi a sedute singole oppure in compagnia di altre persone.

La sofrologia deve essere pratica tenendo entrambi gli occhi chiusi e indossando capi d'abbigliamento comodi. Durante il primo incontro, al paziente verrà insegnato a respirare utilizzando il diaframma: in questo modo, tutte le energie si focalizzeranno sulla consapevolezza interiore e saranno impiegate al meglio per gestire stress e pensieri negativi.

Le sedute successive alla prima serviranno per capire meglio se le tecniche apprese siano di una qualche utilità per la vita di tutti i giorni, oppure se è necessario intraprendere un percorso più introspettivo.

Si tratta di un passaggio fondamentale, perché chi insegna questa disciplina deve avere ben chiara la situazione in modo da trovare gli strumenti che più si adattano alla persona che ha davanti; ognuno di noi, infatti, ha delle risposte soggettive e la sofrologia si prefissa proprio questo, ossia tirare fuori il meglio di noi stessi.