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Gambe gonfie dopo i 70 anni: ecco cosa puoi fare

Rimedi per le gambe gonfie dopo i 70 anni

Il gonfiore della parte inferiore delle gambe, o edema degli arti inferiori, è un problema che spesso colpisce gli anziani. Nella maggior parte dei casi è fastidioso ma non necessariamente pericoloso. Però, un marcato gonfiore dei piedi, delle caviglie o dal ginocchio in giù, può essere un segnale di allerta, per un nuovo problema di salute o un peggioramento di condizioni croniche. Anche se il gonfiore delle gambe, soprattutto dopo i 70 anni, è più che altro uno dei segni dell’età che avanza, ci sono una serie di accorgimenti che possono essere messi in atto per ridurre il problema, per evitare conseguenze spiacevoli (come lesioni della pelle) e per risolvere i piccoli problemi quotidiani che questa condizione comporta, come camminare o salire le scale.

  • Perché le gambie si gonfiano
  • Cause comuni di caviglie e gambe gonfie dopo i 70 anni
  • Prima di tutto: valutare il gonfiore della gambe dal punto di vista medico
  • Curare l’edema
  • Alleviare, aiutare a prevenire, il gonfiore delle gambe
  • Come muoversi in casa quando il gonfiore alle gambe è un problema
  • Come si forma il gonfiore

I primi segnali possono essere minimi: forse le scarpe del giusto numero improvvisamente sembrano troppo strette, o i calzettoni lasciano facilmente i segni dell’elastico. Ci si stanca più facilmente a camminare e, soprattutto la sera, il gonfiore è visibile a occhio nudo: la pelle appare tesa e arrossata. Queste sono le prime avvisaglie della formazione di un edema, cioè dello spostamento di liquido dai vasi sanguigni agli spazi extravascolari, o interstiziali, del corpo. Si tratta dello stesso fenomeno che si osserva in caso di infezioni e infiammazioni: per vari motivi le pareti di vene e arterie lasciano che una parte di liquido (attenzione! Non sangue, ma la parte acquosa che lo compone) passi attraverso le cellule delle pareti del vaso sanguigno e si infiltri nei tessuti.

Caviglie e gambe gonfie dopo i 70 anni

I due motivi più comuni del gonfiore alle gambe, soprattutto nella terza età, possono essere un basso livello di proteine nel sangue e/o un sovraccarico di liquidi all’interno dell’organismo. Entrambi derivano dall’invecchiamento, e quindi dalla ridotta efficienza, di alcuni organi: fegato e reni in primis.

Può essere presente anche un’insufficienza venosa cronica, in cui le valvole che garantiscono la risalita del sangue lungo le arterie verso il cuore per essere ossigenato smettono di funzionare a dovere. Questa condizione, detta insufficienza venosa, oltre all’edema, può causare vene varicose e flebite.

Anche l’insufficienza cardiaca può essere una causa di gonfiori. In questi casi però l’edema coinvolge anche altre parti del corpo, e si presenta in concomitanza con altri sintomi.

La ritenzione idrica a livello delle gambe può avere origine da problemi del sistema linfatico, che trasporta all’interno del nostro corpo la "linfa": fluido che gioca un ruolo importante nel sistema immunitario e in quello circolatorio. Obesità, alterazioni dei linfonodi, dovute al cancro o altre patologie, provocheranno il ristagno nei tessuti.

Alcuni farmaci possono causare o peggiorare le gambe gonfie. Non è sempre noto il meccanismo per cui generano questo effetto collaterale, ma possono essere colpevoli del gonfiore alle gambe anche alcuni antidolorifici da banco. Per questo motivo, soprattutto quando si parla di persone over ’70, è necessario che ogni singolo farmaco sia prescritto dal medico che ha sotto controllo la situazione generale del paziente e tutte le terapie che esso segue.

Cosa dire al medico, perché le gambe gonfie siano interpretate in modo corretto

Le gambe che si gonfiano all’improvviso, o più del solito, sono un sintomo da riportare immediatamente al medico curante. Solo un dottore può verificare che non ci siano gravi patologie in corso, problemi seri che coinvolgono cuore, reni, fegato e all'occorrenza consigliare una visita specialistica.

I punti su cui porre l’attenzione sono: da quanto tempo si è notata la comparsa del gonfiore. Se sono colpite entrambe le gambe in maniera uguale o una più dell’altra. Se sono presenti dolori oltre alla sensazione di pesantezza. Se ci sono state modifiche nell’assunzione di farmaci. Se l’edema migliora quando si tengono sollevate le gambe o durante il riposo notturno. Se al gonfiore è associata una certa difficoltà a stare sdraiati e/o a respirare.

Sarà anche necessaria l’analisi di eventuali interventi chirurgici alle gambe, problemi meccanici, fratture, occorsi in passato.

In generale, se il gonfiore è simmetrico e non ci sono problemi respiratori, né dolori localizzati o al petto, il gonfiore alle gambe è solo un fastidio con cui abituarsi a convivere, a cui cercare sollievo con qualche preparato medico e, perché no, piccole accortezze quotidiane e rimedi casalinghi.

Come curare l’edema o ridurlo

  • I diuretici sono probabilmente la prima "soluzione" che viene in mente quando si parla di gambe gonfie e di edemi in generale. La ricerca medica però smentisce questo mito, se la ritenzione dei liquidi è localizzata e a non funzionare sono le valvole che controllano il flusso del sangue nelle vene. Inoltre, proprio negli anziani, i diuretici possono provocare effetti indesiderati importanti, come disidratazione, abbassamenti di pressione, calo dei livelli di potassio e altri sali minerali nell’organismo, stitichezza. L’aumento della frequenza della minzione può essere un problema in più per chi soffre di incontinenza.
  • Gli agenti vasoattivi sono dei composti in grado di migliorare il tono venoso e il drenaggio linfatico, combattono le infiammazioni e aumentano la fluidità del sangue. Può trattarsi di presidi medici, ma esistono anche integratori naturali, come i semi di ippocastano o il picnogenolo estratto dal Pino marittimo e dalla Vitis vinifera.
  • Curare la pelle delle gambe, anche se non influenza l’edema, evita la formazione di screpolature, spaccature, ferite e piaghe nella pelle troppo tesa dal gonfiore. Conseguenze frequenti soprattutto in persone anziane, in cui la pelle ha perso gran parte della sua elasticità.

Cosa fare per prevenire o alleviare i problemi di gonfiore delle gambe

In alternativa alle terapie farmacologiche abbiamo la possibilità di ricorrere a piccole abitudini e stratagemmi quotidiani.

  • Tenere le gambe alzate, portandole almeno all'altezza del cuore, per 30 minuti e almeno 3 o 4 volte al giorno. Un’abitudine che sfrutta la forza di gravità per aiutare le vene a riportare il sangue dagli arti inferiori al cuore.
  • Le calze elastiche contenitive: esercitano una pressione maggiore alla caviglia, che si riduce gradualmente man mano che si sale verso il ginocchio. Nei casi di edema più accentuato, le calze contenitive dovranno essere prescritte dal medico e valutata la loro capacità di compressione, nonché il numero di ore giornaliere in cui vanno indossate per trarne beneficio.
  • L’esercizio, eseguito con moderazione, per stimolare i muscoli del polpaccio, aiuta a mantenere attiva la circolazione del sangue ed è in grado di prevenire o accelerare la guarigione delle ulcere della flebite.
  • La dieta equilibrata, povera di grassi e sale, aiuta a mantenere vene e arterie in buona condizione, prevenendo non solo le gambe gonfie, ma un gran numero di altre patologie legate all’apparato cardiovascolare. Non è mai troppo tardi per cominciare a nutrirsi in modo corretto, nemmeno a 70 anni.

Scopri i rimedi casalinghi per le gambe gonfie

Sì, ma il gonfiore alle gambe è un problema anche per muoversi in casa!

A volte anche spostarsi all’interno della propria abitazione, dopo una certa età, diventa difficile. Soprattutto se la casa presenta dislivelli o è organizzata su più piani, se ci sono gradini e scale da superare per andare da una stanza all’altra. Nella fase della vita in cui si è più vulnerabili, perché anziani, e si ha bisogno di sentirsi a proprio agio negli ambienti familiari, si scopre che la casa è diventata inospitale perché non pensata per le esigenze di chi ha difficoltà a camminare, a salire e scendere livelli, di chi ha una mobilità ridotta, magari proprio a causa di gonfiori alle gambe.

Ma cosa si può fare per continuare a vivere nella propria casa, restando autonomi, in grado di superare le barriere architettoniche? Montascale e miniascensori domestici, adatti agli anziani e a qualsiasi persona con disabilità, studiati su misura caso per caso, aiutano a salire e scendere le scale in sicurezza, restando attivi e indipendenti all’interno della propria abitazione, anche in età avanzata. Perché è importante che i problemi di deambulazione non si trasformino in disagio psicologico ed esistenziale, privando l’individuo della sua

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